Una serata tranquilla

al Ruggito dei Dannati.

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    Breith
    Fenrir Shadow | Livello: 7 | Scheda


    Ascoltai la teoria di Zahira e, per quanto potesse starmi antipatica, dovetti ammettere a me stesso che il tutto filava. Povere bestie davvero. Condivise con noi parte del suo piano, poi, dicendo che avrebbe fatto da esca al leone. Dopodiché mi mandò un bacino e mi osservò per bene. -Mh…-, mugugnai annuendo, guardando altrove, divertito e lusingato dalla situazione.
    La cacciatrice si allontanò andando verso le rastrelliere, ancheggiando vistosamente. Lasciai quindi scivolare l’occhio sul fondoschiena della donna, senza nemmeno curarmi di non essere osservato.
    -Eh? Cosa?-, dissi, voltandomi improvvisamente sentendomi osservato. Amanda, forse, mi aveva detto qualcosa riguardo i culi sporgenti, ma non ne fui sicuro così lasciai stare. All’altra domanda retorica di Amanda, alzai solo un sopracciglio. Intanto osservavo il gioco di Zahira, cercando di capire dove voleva arrivare.
    Infine, all’ultima provocazione, dovetti rispondere per forza.
    -Fatina, per caso sei gelosa?-, e sorrisi scuotendo la testa, -Ne parliamo dopo, ora leviamo di mezzo questo schifo.-, dissi con un tono che non ammetteva repliche, camminando verso la rete che Zahira aveva lasciato cadere.

    Poco prima dell’impatto del secondo pugnale, quello decisivo, presi a correre verso quella maledetta rete, afferrandola ed alzandola da terra. A quel punto, la chimera, era già più morta che viva per via del colpo della cacciatrice ed aveva bisogno di ricaricare i suoi poteri in un certo senso.

    Così, con la rete in mano, avrei rapidamente spiccato il volo ed una volta sopra la testa d’ariete mi sarei abbassato lasciando poi cadere la rete giusto su di essa. Dopodiché mi sarei spostato sempre in volo, atterrando poco lontano da Zahira. Scostandomi, tra l'altro, avrei potuto anche beccare parte dell'acqua dell'incantesimo di Amanda che, per fortuna, non aveva finalità offensive.
    -Bene, stiamo a guardare.-, dissi, incrociando le braccia al petto, -Sai, non sei affatto male come guerriera, ma dovresti lavorare sul frangente 'relazioni umane'.-, rivolto alla cacciatrice.




    CODICE ROLE SCHEME © dominionpf



    Livello 5 – Muta [Passiva, sempre presente]
    Il fenrir diventa in grado di mutare aspetto solo in parte, conservando la forma semi-umana con piccole caratteristiche dell’animale di appartenenza. Tutti i poteri precedenti diventano utilizzabili anche in questa forma, permettendogli anche l’utilizzo di armi vere e proprie. La parte superiore del corpo resta umana a eccezion fatta per le ali presenti sulla schiena. La parte inferiore del corpo resta quella di un’aquila.


    PASSIVE:
    Livello 0 – Trasformazione in Animale [passiva, sempre presente]
    Forma animale. Gli animali sono più atletici/veloci/forti di un essere umano normale ma meno rispetto alle rispettive razze (meno agili dei sicari, meno veloci dei vampiri e meno forti dei cacciatori). Gli animali sono a grandezza umana e hanno i seguenti poteri iniziali.
    Aquila: possibilità di volare in combattimento e di usare becco e artigli, possono incidere le armature leggere (pelle e stoffa) ma non quelle a piastre o attraverso la cotta di maglia. Non possono essere usati come un’arma bianca, di fronte a spade, pugnali ed affini.

    Livello 1 – Istinto Animale [passiva, sempre presente]
    Il Fenrir diventa in grado di ottenere una specie di sesto senso che gli permette di localizzare nell’area che lo circonda possibili fonti di pericolo. Il raggio d’azione di questa tecnica è di al massimo 500 metri. Vista in grado di mettere a fuoco un bersaglio distante entro i limiti sopra citati.


    Livello 6 – Uomo o Bestia? [Passiva sempre presente]
    I fenrir diventano talmente abili nel controllare la loro natura bestiale da essere capaci di utilizzare le abilità del livello 0 anche in forma totalmente umana. Ovviamente se utilizzate in forma animale queste abilità subiranno dei piccoli bonus. In forma animale possono evocare raffiche talmente potenti da avere lo stesso effetto di piccole lame da lancio. Le lame al massimo possono essere due e sono utilizzabili solo due volte per role.


    ›Perks
    Residui di ombra: dato il suo addestramento da Sicario, seppur meno rispetto alla razza vera e propria, Breith è più agile, veloce e silenzioso rispetto alla media. Quindi avrà un equilibrio superiore a quello di un uomo medio, anche su superfici poco agevoli. Sarà più scattante rispetto un uomo medio e sarà in grado di rimanere nascosto e non udito più facilmente rispetto ad altri.

    Inganno: data la sua intera esistenza passata tra gente di bassa lega e sicari, Breith, ha sviluppato una particolare capacità nell'arte dell'inganno e della menzogna. Riesce infatti a rendere credibile nella maggior parte dei casi ogni sua espressione del volto o racconto, restando ovviamente nei limiti del buonsenso.

    ›Malus
    Malus Enclofobia (la paura delle folle): essendo Breith abituato a vivere e combattere da solo o tramite sotterfugi, ed a causa delle violenze psicologiche subìte dalla sua famiglia molto numerosa, si trova a disagio in presenza di tante persone, a maggior ragione durante uno scontro. Più sono le persone presenti più proverà disagio, fino a provare panico e in questo casò tenterà di scappare il più velocemente possibile. Quindi in un gruppo di una 10ina di persone non sarà in grado di ragionare lucidamente, data l'ansia, quindi sarà più facile per lui commettere errori. Se il numero va dalla 20ina a salire sicuramente fuggirà via in preda al panico
     
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    Fortunatamente Zahira non si accorse del battibecco dei due ragazzi, o avrebbe riservato loro qualche urlo e schiaffo tutt’altro che metaforico… Proprio quando aveva iniziato a essere più “amichevole”, per quanto le potesse riuscire. Amanda capì al volo il segnale di Zahira ed effettuò un semplice incantesimo d’acqua, inondando la Chimera. Una mossa che, superficialmente, poteva sembrare insensata, con l’intervento del Griffith il loro gioco divenne chiara: la creatura rimase imprigionata sotto la rete, e più si dimenava più si incastrava sotto la sua stretta metallica.
    Il commento di Breith arrivò lontano e inaspettato alle orecchie della Cacciatrice, tanto che ci mise qualche secondo a rispondere. Perdonami se non accetto consigli sul “frangente delle relazioni umane” da un aquilotto spennacchiato. Gli disse senza guardarlo, ma lasciando gli occhi piantati sulla Chimera che, dopo l’ennesimo pessimo tentativo di liberarsi con gli artigli, la testa di ariete lanciò un altro fulmine: l’elettricità si concentrò tra le corna e, invece di indirizzare il fulmine ad uno dei tre umani presenti in campo, tutta l’energia venne deviata e concentrata nella rete stessa; l’acqua prodotta dall’incantesimo della Strega non fece altro che amplificare l’effetto. La Chimera venne colpita dal proprio stesso fulmine, ben più potente del normale grazie al gioco di squadra della Strega, del Fenrir e della Cacciatrice. La folla urlò trionfante e Zahira si pavoneggiò, mandando baci voltanti a destra e a manca.
    Durò poco. Un secondo fulmine colpì la Chimera, poi un terzo, poi un quarto e un quinto, a intervalli sempre più ravvicinati. Non è morta. Esalò Zahira, presa in contropiede e visibilmente sorpresa. Ma anche la sua sorpresa durò poco, a occhi stretti commentò Non può morire… Era morta già in partenza. C’è qualcosa che la mantiene attiva. O qualcuno... Con rabbia crescente. Qui c’è lo zampino di uno Stregone. Iniziò a guardarsi attentamente attorno, passando lentamente gli occhi su tutto il pubblico seduto sugli spalti.
    Una donna si irrigidì improvvisamente nell’incrociare gli occhi ambrati di Zahira, in un attimo si alzò, si girò e in fretta tentò di allontanarsi. La donna dalla pelle scura in un battito di ciglia era già sparita, sostituita da una massiccia tigre che corse verso la fuggitiva, con due falcate arrivò al muro, con un balzo si issò sugli spalti e – tra le grida generali – afferrò la Strega per un braccio. Con la sua preda salda nella bocca tornò nell’arena e, senza curarsi delle sue urla, la trascinò vicino ad Amanda e Breith; una volta lasciata la presa la tenne ferma con una zampa e, con la bocca, le strappò di mano l’anello che usava come catalizzatore. Non sortì l’effetto che evidentemente si aspettava: la Chimera era ancora “viva”, e continuava a lanciarsi fulmini addosso.




    Livello 7 RANGER - Trasformazione in Tigre. [una sola volta a ruolata, durata due turni]
    Distanziati quasi del tutto dalla loro originaria umanità, i cacciatori più valorosi vengono premiati col dono della trasmutazione in tigre. La scelta di questo grande felino tra tutti non è casuale: come i cacciatori crescendo aumentano la loro forza, le tigri man mano che la loro età aumenta crescono in ferocia e abilità predatorie. Migliora il fiuto, il cacciatore diventa più abile a percepire la presenza di un avversario o un pericolo imminente (come sopra, la cosa dipende dall’avversario e la sua abilità). La trasformazione in aquila diventa utilizzabile due volte a ruolata.
     
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    Amanda Stark

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    La chimera iniziò a dibattersi sotto la rete cercando di liberarsi in ogni modo ma non ci riuscì e, in un ultimo estremo tentativvo di attaccarci, si colpì con i suoi stessi fulmini. La rete di metallo e l'acqua del mio incantesimo avevano fatto il loro dovere ed in breve contavo di vedere morta quella creatura. Zahira già festeggiava mettendosi in mostra e non potei non guardarla con disgusto, facendo una smorfia. Come si poteva essere felice di una cosa simile? Per lei non contavano altro che soldi e fama, probabilmente, quindi di ciò che era stata la vita della chimera non credevo le interessasse nulla, così come dei suoi tormenti e dolori.
    Mi stavo voltando per andare via da quel posto disgustoso
    quando vidi un secondo e poi addirittura un terzo fulmine colpire la chimera. Non era morta. Com'era possibile? Il metallo e l'acqua erano conduttori eccellenti, se non addirittura per eccellenza, e lei era ancora in grado di muoversi e "respirare"? Non capivo. Che sta succedendo, perché continua? Mi domandai a bassa voce, fissando la bestia mentre continuava a soffrire sotto i suoi stessi colpi. Poco più avanti di me vidi che anche la tata e Breith erano sorpresi e perplessi quanto me, finché la donna non si trasformò in una tigre - da vera gatta morta non poteva essere altro - e corse sugli spalti ad acciuffare quella che capii essere una strega. La portò da noi e con la bocca le tolse l'anello che usava da catalizzatore - come fece a non staccarle la mano non lo avevo capito - ma la chimera continuava a vivere. Com'era possibile? Come la uccidiamo? Definitivamente. Chiesi alla donna bloccata a terra dalla zampa di Zahira. Non farmelo ripetere, il mio umore è molto peggiorata negli ultimi minuti. La minacciai seriamente e notando che aveva capito che non stavo scherzando. Nonostante tutto non ero tipa da tortura, quindi speravo parlasse altrimenti avrei dovuto inventare qualcosa.

    scheda ( qui ) → mood:dress:occupazione:sartaetà: 22
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    Equipaggiamento: Pugnale 25 cm nella gamba dello stivale sinistro.

    Livello 0 - Sete di Conoscenza [Passiva, sempre presente]
    Ormai pronto, il mago abbandona la tonaca dell'apprendista. Ora è in grado di leggere correntemente gli incantesimi del Grimorio e di farne uso secondo la sua volontà.

    - Malus alla forza
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    Breith
    Fenrir Shadow | Livello: 7 | Scheda


    Il piano della cacciatrice ebbe successo, tuttavia la chimera non morì. Tornai in forma umana, irritato e nervoso come mai in vita mia. Avevo davvero voglia di spaccare la faccia a qualcuno, ero incazzato nero. La chimera non morì, ed io intanto cercavo di mantenere la calma respirando lentamente. Zahira, dopo aver preso la forma di tigre, andò a pescare una donna che a quanto pareva comandava la chimera. Osservai la scena, la portò davanti a noi, Amanda parlò, io rimasi zitto. La strega non ascoltò Amanda.
    -Ora mi sono stufato.-, dissi tra i denti, basta. Ero stufo, mai visto un combattimento così lungo e così frustrante ed inutile contemporaneamente.
    Tenevo ancora la spada tra le mani, mi avvicinai alla donna con gli occhi iniettati di sangue e le sopracciglia aggrottate.
    Le ficcai la punta della spada proprio al centro della mano, la mano che la cacciatrice teneva contro il suolo, dove c’era il catalizzatore.
    -Come accidenti muore quella bestia!?-, chiesi, minaccioso, non avevo intenzione di restare lì altro tempo. Niente. Perfetto.
    Sollevai il piede destro e lo riabbassai con violenza sul ginocchio della donna, -MALEDIZIONE PARLA MALEDETTA STREGA DEL CAZZO!-, dissi continuando a pestarle il ginocchio. Non avrebbe mai più camminato probabilmente.
    -Quindi?-, chiesi ancora, -Posso continuare all’infinito.-




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    La pacatezza di Amanda non sortì alcun effetto, se non una gelida risata da parte dell’altra Strega. Invece il tentativo di persuasione di Breith sortì gli effetti desiderati: dopo i colpi ricevuti al ginocchio, e non prima, la donna iniziò ad urlare. Un catalizzatore! Nello stomaco! Fermati dannato bastardo… Riprese fiato quando il fenrir si arrestò Ti ho detto quello che volevi sapere: a tenerla attiva è una gemma incantata che ha nello stomaco. Zahira aspettò che finisse la frase per catapultarsi sulla gola della donna. Inspirò profondamente. Si abbassò con le fauci spalancate sopra di essa e… Si fermò. Guardò con la coda dell’occhio sia Amanda che Breith, poi rivolse nuovamente la sua attenzione alla strega nera e le ruggì a un centimetro dal naso, senza però né ucciderla né finirla.
    Tornò in forma umana e si lanciò verso la Chimera, prese con entrambe le mani la rete con l’intento di scostarla dalla bestia; non lasciò la presa quando venne fulminata, digrignò i denti e non emise suono. Con il guanto artigliato mozzò la testa del serpente, evitando così di venire corrosa dall’acido; sempre con la stessa arma squarciò il ventre della bestia e… Trovò quello che stava cercando: una gemma sferica, di colore bianco ed opaca. Non la toccò. Si appurò della sua esistenza e di trovarla, poi si fece da parte e si alzò per guardare direttamente negli occhi Graw che, dal canto suo, annunciò ufficialmente concluso lo scontro di “riscaldamento” quando Breith distrusse il nucleo della Chimera.
    La Cacciatrice, improvvisamente taciturna, con un’espressione greve si allontanò dal campo per tornare nell’area di riposo; qui lasciò che i guaritori le curassero le ustioni che il fulmine aveva procurato al di sotto dei gioielli che indossava. La sua espressione era più scura della sua pelle, la mente evidentemente altrove. Non si accorse che anche Amanda e Breith uscirono dal campo se non quando se li ritrovò accanto. Ve la siete cavata bene. Commentò senza guardarli direttamente, sotto gli occhi increduli dei due guaritori, che conoscevano bene il suo caratterino Per essere dei lustrini. i guaritori scossero la testa e ripresero con le cure. Zahira poi sospirò pesantemente e si alzò per andare verso di Breith La sua espressione non era cambiata e non cambiò nemmeno dopo che l’ebbe baciato sulla bocca, attirandolo a sé tenendolo per la maglia. Mi piacciono gli uomini decisi… Commentò ad alta voce, così che tutti potessero sentire, facendogli l’occhiolino. Poi si avvicinò ancora una volta al suo viso, lasciva, ma questa volta solo per sussurrargli all’orecchio in modo che solamente lui potesse sentirla. Speravo di concedervi una tregua, non volevo che veniste coinvolti... Mi dispiace. Mentre iniziava a fargli dolci carezze sul petto, si allontanò solo di qualche centimetro per poterlo guardare dritto negli occhi e continuò a parlargli, sempre sussurrando. Sono contenta che non vi siate fatti male ma… Non ho dimenticato il mezzo metro di lingua che hai infilato in bocca a mio figlio, poco prima di sparire. Azzardati a rifare anche una sola delle due cose e ti spello vivo. Per un singolo istante gli occhi di Zahira divennero color del mare, per poi tornare castani. Smise di accarezzarlo e gli diede una spinta per allontanarlo, molto bruscamente.
    Con un paio di passi si avvicinò alla rastrelliera delle ami, afferrò un Sai per mano e li infilò negli stivali. Se vuoi veramente imparare qualcosa sul combattimento e su come si usano i Sai, ti conviene restare Bella Bionda. Disse parlando ad Amanda, voltandosi per appoggiarsi con le anche al muretto (che era stato appena tirato su da un mago per delineare meglio l’arena). Rivolse loro un sorriso appena accennato, che altri avrebbero scambiato di sufficienza e molto spaccone, per poi fare una capriola all’indietro e atterrare nell’arena non appena venne fatto il suo nome. Spalancò le braccia per accogliere gli applausi e i fischi del pubblico (ora gli spalti erano stracolmi). Steve, vecchia canaglia, non mi avevi promesso della musica?! Chiese al nuovo commentatore, urlando per sovrastare il pubblico. Tre tamburi iniziarono a suonare, e Zahira a danzare seguendo il loro ritmo.
    La finale iniziò tra urli e schiamazzi, tra la Cacciatrice Zahira e lo Spettro Ozai.




    PRIMO ROUND: Breith fa sanguinare per primo => vince first blood match (200 Pentacoli)
    SECONDO ROUND: Amanda uccide il Vampiro => vince incontro senza esclusione di colpi (500 Pentacoli)
    TERZO ROUND: Breith distrugge il nucleo della Chimera (500 Pentacoli)

    TOTALE VINCITE: Amanda 500 Pentacoli, Breith 700 Pentacoli.
     
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    Guardai Breith con tanto d'occhi. Capivo che quella serata era stata estenuante e la chimera ci stava mettendo alla prova ma credevo stesse esagerando. Nonostante tutto non dissi nulla e notai che alla fine si rivelò il modo migliore di far parlare la strega che ancora stava bloccata a terra da Zahira. Le avevano infilato un catalizzatore all'interno... ma chi diavolo poteva pensare una cosa del genere? Era orribile! Stranamente la tata non uccise la strega, credevo non si facesse scrupoli, era la finalista e tutte quelle altre robe lì, le ruggì contro e poi andò a controllare la chimera, in forma umana. Ma non fu lei ad ucciderla, bensì Breith, ponendo così fine a quel terzo round e permettendoci di andare a sederci per farci curare. Non che ne avessimo bisogno, tant'è che non lasciai nemmeno avvicinare i guaritori. Quella creatura, la chimera, mi aveva spezzato il cuore e del mio buon umore non era rimasto nulla.
    Non risposi al complimento di Zahira, feci una smorfia e guardai altrove. Era insopportabile. Quando pronunciò la parola "lustrini" però mi voltai a guardarla. Avevo già sentito quella parola, la usavano tra i soldati della fortezza. Perché la conosceva? Forse era stata una di loro, per questo sapeva combattere così bene, aveva ricevuto un addestramento militare. Ma se fosse così, perché andarsene? Una come lei avrebbe fatto carriera alla svelta... forse semplicemente non era brava ad eseguire gli ordini, poteva essere quella la ragione. Comunque non dissi nulla e mi voltai a guardare il ring, dove dei maghi stavano creando un basso muretto tutto attorno. Ed ora che capitava?
    Vidi Zahira alzarsi con la coda dell'occhio, mi passò davanti ed io la seguii con lo sguardo. Andò dritta da Breith... Spalancai la bocca, esterrefatta. Quella grandissima, emerita, grassa, sgualdrina lo stava baciando e sulla bocca, senza tanti complimenti! E Breith non provava nemmeno a scansarla! Cioè, ci stava! Mi salì il sangue al cervello in un istante, non so bene perché, in fondo non erano affari miei. O no? Lui poteva fare benissimo quello che voleva... Ed a me piace che le gatte morte restino tali. Borbottai stringendo i pugni dalla rabbia, mentre quella gli si appiccicava di nuovo addosso. La vidi dire qualcosa, vidi le sue labbra muoversi, ma non sentii niente, parlava troppo piano. Certo, non voleva farsi sentire mentre gli descriveva chissà quale servizietto stava immaginando di fargli, figurati.
    Abbassai lo sguardo e mi concentrai sul pavimento, finché quella viscida non mi rivolse la parola. Alzai la testa e la fissai malamente. Se me ne passi uno te lo infilo volentieri in gola! Sbottai scattando in piedi, sfidandola, seppur ben consapevole di non poterci riuscire. Ma la odiavo così tanto che mi sarei ammazzata pur di provarci. E bella bionda lo dici a tua... Lasciai morire la frase a metà perché mi fece strano sentirmi chiamare in quel modo da quella megera. Solo Tàigara aveva usato quel nomignolo, prima. La guardai sorridere prima di tornare in arena, perplessa. Ma che... No, non poteva essere lei. Non era lei. Scrollai la testa e decisi che stavo prendendo un abbaglio, se la mia mentore fosse stata lì non si sarebbe di certo comportata in quel modo e me lo avrebbe detto, no? Oltre tutto, dare della "bella bionda" ad una bionda era abbastanza normale, non era niente di così strano o inusuale.
    Guardai Breith per vedere cosa stesse facendo ma mi infastidì semplicemente perché si era lasciato baciare da quella e decisi di andarmene. Me ne fregai del suggerimento sull'uso dei Sai - troppo arrabbiata per chiedermi come facesse lei a sapere che ne avevo due nella mia borsa - presi quest'ultima, me la misi in spalla ed andai dal mingherlino per farmi dare i miei soldi, poi mi incamminai verso l'uscita a passo spedito mentre la voce di Zahira chiedeva della musica. Non guardai il ring, non guardai lei, non guardai Breith, camminai e me ne andai, sperando che non tentassero nè di fermarmi nè di seguirmi. Quando ero arrivata lì ero in vena di menar le mani, ora mi sentivo in vena quasi di ammazzare qualcuno.

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    - Malus alla forza
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